martedì 9 agosto 2011

Pesca alle ex cave a Casale sul Sile (TV)

Ieri, 08/08/2011, ho deciso di prendermi una giornata di ferie e relax, visto il periodo estivo.

Subito ricevetti un'invito per andare a funghi, che ahimè, dovetti declinare visti gli imprevisti lavorativi di casa...
Verso le 10:00 ho ricevuto un bel sms dal amico Dario R. con scritto "ciao marco, non vai con mauro oggi? Venite con me a carpe? sono in ferie oggi..."; non ci pensai due volte, lo chiamami e diedi la mia risposta affermativa!
Partimmo alle 14:00 da Castelfranco Veneto, e arrivammo a destinazione in una mezz'oretta (vedi mappa, in quel preciso punto abbiamo parcheggiato).
Dario R. ha portato due canne da pesca, una "normale" e l'altra da carpe, uno zaino con tutte le esce possibili ed immaginabili da carpe e una scatola di larve (raccolte appositamente alla mattina da compost).
Troviamo una spiaggetta tranquilla e più isolata rispetto alle altre, dove la vegetazione è più fitta lungo le coste e l'acqua un po' più torbida, quindi ha tutti i presupposti per essere zona florida di carpe.
Montiamo le canne e prepariamo le esche, nelle vicinanze troviamo due bastoncini a V per reggere le canne, li piantiamo nel terreno fangoso e lanciamo l'amo.
Dario R. da subito lo lancia lontanissimo (utilizzando un 80gr.), io invece, da buon profano della pesca sportiva, lanciai con il galleggiante :-)
Passano i minuti, ma il pesce non abbocca...la delusione si avvicina...
Recupero e cambio metodo; io ed il galleggiante non siamo mai andati molto d'accordo, sopratutto con il vento forte.
Cambio tecnica, peso da fondo da 40gr. mezzo metro di filo non piombato, larve sull'amo e lancio molto lontano.
Inizio il recupero, il filo lo sento abbastanza pensante e qualche piccolo strattone, intuisco che sto trascinando il peso sul fondo.
Verso il termine del recupero, vedo qualcosa che salta nell'acqua vicino a me, non ci posso credere, al secondo lancio avevo pescato una scardola di acqua dolce (in dialetto Veneto: scardoea).
Non essendo amante della pesca sportiva, perchè non trovo molto sensato pescare per poi togliere l'amo e rigettare il pesce in acqua, quando dopo qualche ora o giorni potrebbe morire, decisi di tenerla.
La pesca proseguì con altre due scardole e un pescegatto (che visto si era impigliato sull'estremità del labbro, rigettai subito in acqua).
Purtroppo per il mio amico, non riuscì a pescare niente, nemmeno l'ombra di una carpa, ma neanche un assaggio all'esca, niente.
Verso le 18:30 decidemmo di ritirare gli ami, riordinare e raccogliere nostri rifiuti, cosa che, a vedere, nessuno faceva da un po' di tempo, e tornare alla macchina per andare verso casa.

Parere personale:
La pesca è molto bella e utile, secondo me è una delle cose che tutti devo imparare, però non mi piace quando comincia ad essere solo e puramente sportiva, perchè non trovo il senso di far soffrire degli animali per il puro senso della sfida o qual si voglia usare come aggettivo.
Il pesce che ho pescato, bello o brutto, grande o piccolo che sia, lo mangerò...


Dati tecnici:
adiacente a Casale sul Sile (TV), laghetto ex cava e proprietà privata a cui si può accedere liberamente e gratuitamente; i cancelli sono sempre aperti. Non c'è stato nessun controllo, ma è necessario avere il permesso si pesca (costo annuale circa € 22,00).
Acqua torbida, troviamo pesci tra cui scardole, pescegatti e carpe, e cigni, anatre ed altri animali amanti dell'acqua.


Dario R. verso il laghetto











Aspettando la carpa...

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